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– 24 ore per morire di parto, in agosto

Riportiamo la cronaca di quello che la direzione sanitaria ha definito “evento raro e imprevedibile“. Le sottolineature in grassetto sono nostre e non necessitano di ulteriori commenti …ma di altro.

Pochi giorni fa, il 6 agosto, così il presidente della Regione si era espresso sul reparto fanese di ostetricia: “Tecnologia, professionalità, umanità: un percorso clinico che il Santa Croce di Fano ha avviato, in attesa di confluire tutta l’attività nella nuova struttura Ospedaliera di Marche Nord. Oggi sono stati inaugurati il nuovo reparto di Ostetricia e la nuova Senologia, trasformata in una Unità operativa complessa”
“Ceriscioli ha ribadito che “si continua a investire, anche sapendo di dover andare in una nuova struttura, perché dobbiamo sempre offrire ai cittadini la massima sicurezza: arriveremo forti e con buoni servizi nella nuova casa che sarà l’Ospedale unico Marche Nord”.
Il 10 agosto:
“Tragedia l’altra notte all’ospedale Santa Croce di Fano. A perdere la vita è stata Carmen Zazzaro, 24 anni di Mondavio. La donna era incinta di un bimbo di 9 mesi che avrebbe dovuto partorire entro pochi giorni.
La direzione sanitaria degli Ospedali Riuniti Marche Nord ha istituito una commissione interna d’inchiesta per analizzare dettagliatamente l’accaduto e “fornire – recita una nota della direzione sanitaria – tutte le risposte alle inevitabili domande che un evento così raro ed imprevedibile possono porre”. Il decesso è stato constatato ieri notte alle ore 3.00 dopo che per 75 minuti continuativi erano state poste in atto manovre rianimatorie.

“La paziente, gravida alla 39 settimana – aggiunge l’azienda ospedaliera – si era presentata spontaneamente il 9 agosto in mattinata presso la UOC di Ostetricia del Presidio di Fano per programmare l’espletamento del parto. La signora, la cui gravidanza è stata fino ad allora seguita interamente a Senigallia, è stata prontamente presa in carico dai medici di guardia che hanno eseguito le indagini diagnostiche di routine ed immediatamente hanno posto diagnosi di morte endouterina fetale (MEF). La paziente ha riferito in seguito ai clinici che da circa due giorni non avvertiva più alcun movimento fetale“.

“I clinici in applicazioni alle linee guida internazionali esistenti e viste le condizioni della paziente ed i dati delle indagini eseguite, hanno iniziato l’induzione del parto per l’espulsione del feto non vitale.

La signora è stata ricoverata in sala travaglio e parto, dove è stata costantemente monitorata con la rilevazione dei parametri vitali e sull’andamento del processo. Tutto è proceduto in maniera fisiologica fino alle ore 1,45 quando, in presenza dell’anestesista di turno intervenuto perché la paziente lamentava un aumento dei dolori da travaglio, la signora ha improvvisamente perso conoscenza. Lo specialista, insieme al personale già presente (medico di guardia, ostetrica) ha provveduto immediatamente a praticare le necessarie manovre rianimatorie. La paziente è stata intubata ed è intervenuto lo specialista cardiologo, che ha constatato l’asistolia. Le manovre rianimatorie come detto in premessa sono continuate per circa 75 minuti senza esito positivo”.

 

 

2 commenti su “– 24 ore per morire di parto, in agosto

  1. Pingback: Le promesse di Ceriscioli… | rimarchevole...

  2. Blogdelledonne
    agosto 15, 2016

    L’ha ribloggato su Blog delle donne.

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Informazione

Questa voce è stata pubblicata il agosto 11, 2016 da in comunicazione, femminismo pesaro e urbino con tag , , , .